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Villa della Montagnola

Via Roma, 11

 

In direzione Ponte Rosciano, sulla cima di una piccola altura coperta di vegetazione boschiva e situata nel punto di confluenza del Chiascio con il Tevere, si trova la settecentesca Villa della Montagnola.

Il luogo, al quale si accede dalla strada principale percorrendo un tortuoso viale di pini che si immerge nella macchia, sembra che fosse chiamato "Poggio di Manente" e che al posto della villa vi sorgesse tra il IX e il XIII secolo un castello di proprietà della famiglia Mammoli o Mannoli, distrutto nel 1298 durante gli scontri tra Torgiano e Bettona per il controllo dei mulini del Chiascio. Bettona chiese infatti aiuto a papa Bonifacio VIII che costrinse i torgianesi, alleati di Perugia, a riparare ai danni causati ai mulini; per rappresaglia Torgiano distrusse il castello di Poggio di Manente.

Nel XVIII secolo la villa fu residenza di rappresentanza della famiglia Baglioni, che dai Signorelli aveva ereditato anche la tenuta di Rosciano.

Il nucleo iniziale della villa è stato edificato nel 1724 dai fratelli Orazio, Alessandro e Benedetto Baglioni sulle rovine del castello. I Baglioni possedevano a Torgiano un palazzo (oggi "Manganelli") dal quale si vedeva "la Montagnola", ma la costruzione della nuova chiesa parrocchiale ne precluse la vista; secondo la tradizione locale, per questo motivo, decisero di trasferirsi presso il più comodo Palazzo Graziani.

La struttura, con sezione centrale sopraelevata, presenta quattro facciate simmetriche in cotto con specchiature d'intonaco, realizzate intorno a una corte. I prospetti dell'edificio, rimaneggiati a inizio Novecento con l'aggiunta del piano attico e del coronamento dell'orologio laterale, sono in gran parte ricoperti da una vite americana che scende lungo la facciata principale e nasconde la scala esterna a tenaglia.

All'interno, gli ambienti di rappresentanza del piano terra sono distribuiti da una galleria decorata da medaglioni in stucco e affrescata a trompe-l'oeil con nicchie, statue e bassorilievi a tema mitologico; il salone principale presenta una decorazione plastica tardo barocca con medaglioni, festoni e cariatidi in stucco.

Dal cortile si accede a una cappella ad aula rettangolare, dedicata alla Immacolata Concezione, istituita fin dall'origine come "oratorio pubblico", sia pure in casa privata, e della quale non abbiamo notizie prima del 1764.

Morto Benedetto Baglioni (1862-1930), emerito studioso e autore di numerose pubblicazioni filosofiche, che fu sepolto nella cappella della villa, nel 1934 fu acquistata dai conti Fedeli Iraci.

La villa, attuale residenza dei proprietari, Iraci Borgia, è aperta alle visite

Informazioni e visite: tel. 075 982962 e-mai info@lamontagnola.it



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